Di Elena Ciraudo
Nel panorama contemporaneo degli artisti fantasy, Seb Mckinnon si distingue per la sua capacità di fare arte con tutti i sensi: il suo mondo, fatto di cavalieri, fate e magia, è un viaggio immersivo di immagini, suoni e narrazione. E’ un invito a credere al grande potere dell’immaginazione.
Gli esordi professionali: il fantasy e l’illustrazione digitale
Per i nerd di vecchio stampo, ma più in generale per gli appassionati di immaginari fantasy, il nome di Sebastian Mckinnon risuonerà certamente familiare: l’artista canadese lavora infatti da circa dieci anni come illustratore per il noto gioco di carte “Magic the Gathering”, per il quale ad oggi ha realizzato più di 100 soggetti.
Sorprende che l’artista abbia raccontato, in un’intervista rilasciata anni fa, del suo avvicinamento inizialmente scettico alla pittura digitale, sentendo in prima battuta di voler restare fedele ai suoi acquerelli. L’approccio al digitale, tuttavia, gli avrebbe poi aperto le porte ad un nuovo modo di concepire il processo creativo, che descrive come “il far emergere qualcosa dal caos, un po’ come quando si scorgono sagome nelle nuvole”.
I progetti cinematografici
Quello che però non tutti sanno è che Seb Mckinnon è molto più di un illustratore: la sua visione artistica abbraccia infatti anche altri campi delle arti visive (e non solo), rendendolo un personaggio estremamente poliedrico e unico nel suo modo di esprimersi.
Seb, ad esempio, si è più recentemente dedicato alla carriera da regista: insieme al fratello Benjamin, ha fondato la casa di produzione cinematografica Five Knights Production, letteralmente, “i 5 cavalieri”. L’appellativo non è casuale: Seb è infatti uno di 5 fratelli, tutti appassionati di storie fantasy e mondi medievali, ed è quindi nato in onore di questa comune propensione di famiglia.
Tra i vari progetti, vale sicuramente la pena di annoverare la trilogia “Kin Fables”, un’onirica sequenza di short videos vincitrice di prestigiosi premi, al quale l’artista è particolarmente legato, tanto da aver messo in cantiere ben 2 progetti paralleli : un lungometraggio e una graphic novel (di quest’ultima si possono vedere alcune sequenze qui).
I cortometraggi in questione ben rappresentano lo spirito visionario che contraddistingue l’artista in tutte le sue sfaccettature: in un susseguirsi di suoni e immagini eterei, intrisi di spiritualità e atmosfere sciamaniche, i 2 registi ci raccontano una storia senza l’uso di dialoghi. Una scelta che lascia volutamente ampio spazio all’interpretazione della narrazione, portandoci a perdere la cognizione di ciò che è reale e ciò che esiste nel sogno.
I fratelli hanno raccontato che, ad aver acceso la scintilla del progetto Kin Fables, sia stato un viaggio intrapreso dai due attraverso la Scozia, un luogo ricco di storia medievale e leggende magiche, fonte di grande ispirazione.
L’esperienza come produttore musicale
Non in ultimo, Seb è anche un compositore musicale, conosciuto sotto il nome di “Clann”. Come per le sue illustrazioni e per i suoi video, anche la sua musica, delicata e suadente, si contraddistingue per il suo potere evocativo. Tra i vari album, “Kin Fables”, uscito nel 2015 proprio come colonna sonora della trilogia. Nonostante il suo talento anche in ambito musicale, in un’intervista Seb ha raccontato di apprezzare molto il silenzio, durante il processo di illustrazione: “la musica mi porta altrove, mi distrae dall’emozione che ha ispirato il mio disegno, ho bisogno di rimanere connesso con quell’emozione”.
“Let’s suppose that you were able every night to dream any dream you wanted to dream… (Supponiamo che tu possa ogni notte sognare qualunque sogno tu voglia sognare…)”
Con queste parole, che aprono uno dei teaser promozionali della casa cinematografica, in fondo Seb Mckinnon segretamente ci svela il filo conduttore di tutta la sua visione artistica: credere così tanto nel potere della propria immaginazione da poter immortalare il sogno e la magia in qualcosa di palpabile, nelle più svariate forme espressive che l’arte ci mette a disposizione.